Alsazia e Lorena hanno grandi ricchezze da offrire: un'ottima gastronomia e una natura generosa, vini che hanno conquistato palati raffinati e tradizioni popolari ancora vivissime.

       Un patrimonio dalle innumerevoli sfaccettature sempre accompagnato dalla calorosa accoglienza dei suoi abitanti. 

       Questa regione è caratterizzata da un clima semi-continentale con estati calde, stagioni intermedie temperate e inverni freddi, spesso innevati. Il massiccio dei Vosgi funge da barriera protettiva per l'Alsazia che, grazie alla presenza di questo sistema montuoso, é maggiormente protetta dai venti dell'Ovest.

       La piovosità è piuttosto contenuta, soprattutto in Alsazia, dove a Colmar si registra il record del più basso livello di precipitazioni di tutta la Francia. 

       L'Alsazia è costituita, di fatto, da una grande pianura che si estende per 200 km da Sud a Nord, per una larghezza che raramente supera i 30 km. Sul versante orientale essa si appoggia al massiccio dei Vosgi, giunge fino al Reno e scende rapidamente insieme al fiume verso Nord, al di là delle ultime cime del Giura, alle quali si appoggia verso Sud.

       La Lorena, invece, ha contorni geografici ben delineati, segnati a Est dal massiccio dei Vosgi, a occidente dalla Mosa, a Nord dalle Ardenne e a Sud dai Monti Faucilles. 

       La Lorena è attualmente costituta da quattro dipartimenti che coincidono pressoché fedelmente con i suoi territori storici: Mosa, Mosella, Meurthe-et-Moselle e Vosgi.

       L'Alsazia, invece, è suddivisa nei due dipartimenti del Bas-Rhin a Nord e dell'Haut Rhin a Sud, anch'essi più o meno corrispondenti alle aree storiche della regione. 

       Tanto l'Alsazia che la Lorena sono facilmente accessibili attraverso il sistema autostradale francese. Una volta giunti nell'area, però, non è complicato lasciarsi alle spalle le grandi vie di comunicazione e addentrarsi nel dedalo delle piccole strade che si inoltrano negli angoli più caratteristici di questo territorio.

       In Alsazia, in particolare, si è sviluppato una specie di culto delle strade a tema, ottimamente organizzate per rendere immediata la più totale immersione nel territorio.

       Tra queste, meritano attenzione, oltre alla Route des Vins d'Alsace, la Route Verte, che dalla Lorena si spinge fin lungo il con fine con la Germania, la Strada delle Creste, attraverso il parco dei Ballon, la Strada Joffre, lungo un itinerario tracciato durante la Guerra del 15-18, e la Strada Architettonica dell'Alta Alsazia.

       Per i golosi, da non trascurare la Strada della Carpa Fritta, lungo il confine meridionale con la Svizzera, istituita nel 1975 per valorizzare questa specialità della regione 

       Benché i segni del cristianesimo e dei suoi conflitti intestini siano presenti ovunque, dalle maestose cattedrali delle città più importanti alle piccole cappelle dei paesini sperduti nelle campagne o lungo le valli dei Vosgi, fin dai tempi dei Romani la storia di questi territori è stata caratterizzata dalla presenza degli Ebrei.

       Alla vigilia della Rivoluzione Francese erano presenti nella regione oltre 20 mila ebrei, ovvero la metà dell'intera comunità ebraica dell'epoca in Francia.

       Presso il Museo Giudaico di Brouxviller, allestito recentemente in un'antica sinagoga salvata dalla demolizione, si possono acquisire informazioni per visitare gli oltre 200 siti ebraici - sinagoghe, cimiteri, collezioni, ecc. - sui quali è possibile costruire un itinerario che permetterà di scoprire questa regione con una visuale originale, curiosa e piena di sorprese.

       Parte del Sacro Romano Impero fino al 1648, l'Alsazia fu unita alla Francia con il Trattato di Rijswijck nel 1697. La Lorena, invece, fece parte del Regno di Lotharingia fino al 959, quando fu divisa nei Ducati dell'Alta e della Bassa Lorena. Il secondo, divenuto poi l'attuale Lorena, fu uno stato indipendente fino al 1766, anche se molto conteso.

       Tra il 1871 e il 1918, in seguito alla sconfitta della Francia nella Guerra Franco-Prussiana, il territorio dell'Alsazia corrispondente ai dipartimenti del Bas-Rhin e dell' Haut-Rhin, e la parte orientale della Lorena (corrispondente all'attuale dipartimento della Mosella) furono annessi alla Germania.

       Dal 1919 al 1940, tutta l'area ritornò di pertinenza della Francia, per poi passare nuovamente sotto il controllo della Germania fino 1945, con l'eccezione dei dipartimenti lorensi della Meuse, della Meurthe-et-Moselle e dei Vosges, che rimasero francesi.

       Tutto il territorio fu infine unito nuovamente alla Francia al termine della II Guerra Mondiale.

       Sui colli dell'Alsazia e della Mosella la vigna ha trovato un terreno particolarmente fertile. Il clima caldo e secco favorisce la maturazione di sette vitigni principali: Riesling, Pinot bianco, Tokay Pinot grigio, Pinot nero, Moscato d'Alsazia, Sylvaner e Gewurtztraminer.

       La gamma di aromi che sono capaci di sprigionare questi vitigni crescendo in territori dal microclima così particolare, permette di classificarli tra i bianchi di più grande personalità.

       Alla qualità obiettiva si associa un millenaria tradizione ereditata dai viticoltori attuali, sempre accoglienti e calorosi, sempre lieti di trasmettere la loro passione a chi che si addentra nelle loro cantine per una degustazione. 

       Le ricchezze che rendono forte l'economia di queste due regioni non sono molto appariscenti, celate nel sottosuolo, dal quale si estraggono minerali di ferro, argento e potassio, carbone e petrolio. In particolare, la Lorena possiede vastissimi giacimenti di minerali ferrosi che nell'ultimo scorcio di secolo hanno dato vita a grandi industrie siderurgiche.

       Di conseguenza, in entrambe le regioni, vi è stato un grande impulso allo sviluppo industriale che, via via, si è esteso dal settore metallurgico a quello meccanico e chimico, coinvolgendo quindi nella crescita le tradizionali lavorazioni tessili, ceramiche e vetrarie.

       Anche le produzioni agricole rivestono un ruolo importante, soprattutto grazie alla fertilità dei terreni alluvionali della pianura alsaziana, coltivati a vite, cereali, lino e barbabietole. La notevole estensione delle colture foraggiere ha dato grande impulso all'allevamento del bestiame, ampiamente diffuso in entrambe le regioni.

       Dalle industrie birrarie alsaziane, infine, proviene il 50% di tutta la birra prodotta in Francia.

       Girovagando per le città oppure passeggiando per i viottoli di campagna, il patrimonio di queste terre si può scoprire soprattutto attraverso l'architettura: case con le tradizionali intelaiature lignee, cappelle romaniche, cattedrali gotiche, borghi fortificati o costruzioni guglielmine. In ogni epoca, signori, villici, borghesi e artigiani hanno inciso nella pietra, nel legno o nel ferro stemmi, simboli e segni cui affidavano il compito di affermare il loro potere, la loro ricchezza, la loro abilità.

       Nonostante il passato turbolento, questo patrimonio è stato conservato e valorizzato

       Fra i Vosgi e il Reno, questa regione offre una grande varietà di luoghi e paesaggi, e i suoi abitanti, giustamente desiderosi di preservare la qualità e l'armonia del loro ambiente, sono riusciti a proteggerlo e a valorizzarlo creando oltre 10 mila km di sentieri segnalati e costantemente mantenuti in buone condizioni.

       Nei due più importanti poli naturalistici dei questo territorio, il Parco Naturale Regionale dei "Ballons" dei Vosgi e nel Parco Naturale Regionale dei Vosgi del Nord, albergano biotipi caratteristici. Qui la flora e la fauna sono di  una ricchezza inimmaginabile e spaziano dalle piante carnivore delle torbiere ai galli cedroni che vagano tra le stoppie, alle linci che si nascondono nelle foreste.