Utah e Arizona sono i due stati in cui lo spettacolo dei canyon mostra tutta la sua magnificenza. La profondità degli orizzonti e la suggestione di una natura atipica ci porterà a scoprire quanto è forte il nostro desiderio d’avventura; un lento vagare attraverso spazi inconsueti fatti di forme che il vento e l’acqua hanno voluto plasmare fino a farne opere d’arte in continuo divenire.
Lunghezza del percorso: 1.260 Km - Durata del percorso: 8-12 giorni
Stagione migliore: da Aprile a Ottobre - Condizioni delle strade: Statali ottime
Il tour del Grand Circle può iniziare da qualunque punto il viaggiatore provenga. Da Zion se si scende da Salt Lake City, dal Grand Canyon se si proviene da Las Vegas, da Lake Powell se si sale verso Nord da Phoenix, da Monument Valley se si proviene da Albuquerque, da Arches se si scende da Denver.
1 - LAKE POWELL
ll punto di approdo ideale per visitare Lake Powell è l’area di Wahweap Lodge and Marina, sulla costa sud del lago, a poche miglia da Page. La località potrà costituire il campo base per le esplorazioni di questo bacino artificiale lungo ben 480 miglia.
Qui si può trovare tutto quanto serve per una vacanza ideale, dalla sistemazione alberghiera al noleggio di barche a motore di dimensione e potenza adeguata al tipo di escursioni in programma, fino all’affitto di stupende house-boats, piccoli appartamenti galleggianti dotati di ogni confort che permettono di vivere in completa autonomia una vacanza davvero unica tra i canyon invasi dalle acque. Da non perdere una escursione fino al Rainbow Bridge, l’arco naturale più alto del mondo.
2 - MONUMENT VALLEY
Nella zona l’accesso alle auto private è limitato solo a poche strade sconnesse, perciò è consigliabile affidarsi alle esperte guide navajo che organizzano tour su ben attrezzati fuoristrada o a cavallo; in questo modo si può giungere fino alla base dei fantastici monoliti della valle, sotto gli archi scavati dal vento e agli antichi insediamenti rupestri.
Da non perdere l’Elephant Butte, le Three Sisters e il Totem Pole, una sottilissima spirale di pietra alta 150 metri dove si
tengono le cerimonie sacre navajo.
Dal Visitors Center una strada panoramica di 20 miglia conduce alla scoperta dei più imponenti archi di pietra di questo parco, tra i quali si impone, maestoso, il Sipapu, che vanta una luce di ben 87 metri.
Una sorta di galleria a cielo aperto di capolavori della natura. Una bella strada con sentieri facilmente agibili permette di ammirare da vicino gran parte degli oltre 200 archi che si concentrano in questo parco, a partire dal Landscape Arch, che con i suoi 103 metri di luce è tra i più grandi archi naturali del mondo.
La visita inizia a Island in the Sky, il cuore del Canyonlands National Park, su un plateau che si erge a 2000 metri a separare il corso del Green River da quello del Colorado.
Dalla stazione dei rangers del parco si snodano strade e sentieri ben tracciati che conducono ai punti più suggestivi e di maggior interesse naturalistico.
5 - CAPITOL REEF
Tra tanti trionfi di rocce e sabbia, una delle poche eccezioni è rappresentata da Capitol Reef, un parco formato da una lunga valle scavata dal ritiro dei ghiacci, attraversata da un fiume canterino e sempre abbondante.
Rispetto a quanto visto precedentemente, qui il cambiamento di atmosfera è totale, con un territorio segnato dalle ricche piantagioni di frutta e sentieri ombrosi dove non è difficile incontrare cervi e daini.
Un processo di formazione durato 60 milioni di anni ci ha consegnato una meraviglia architettonica in cui si succedono torri medievali, guglie gotiche, templi orientali e navate barocche.
È già un’esperienza emozionante percorrere in auto le 48 miglia della strada che attraversa il parco, ma la meta merita una sosta più approfondita: avventurandosi a piedi lungo i numerosi percorsi segnalati dalle mappe in distribuzione al Visitors Center.
Un parco dalla personalità prorompente, con torrenti e vegetazione, da visitare mettendo in conto lunghe escursioni a piedi, unica opportunità per trovarsi al cospetto di innumerevoli meraviglie naturali, siano esse maestosi anfiteatri di roccia, giardini che crescono rigogliosi lungo pareti a strapiombo, cascate o caverne.
Insediamento di Mormoni dalla metà dell’Ottocento, era un ranch estremamente florido in cui vivevano migliaia di capi di bestiame; presto abbandonato a causa delle scorrerie dei Navajo, fu riattivato nel 1870 con la costruzione di un forte in blocchi di pietra.
L’attività del ranch terminò definitivamente nel 1923 e da allora l’area è diventata un’attrazione turistica per chi vuole vivere da vicino la vita dei pionieri del West.
La visita del Grand Canyon è un’esperienza indimenticabile. La grande organizzazione del parco, con i suoi lodge, i campeggi, gli shopping center, i bar e i ristoranti, alcuni affacciati proprio sullo strapiombo del canyon, non riesce a trasformare questa meta in un luna park della natura.
I segni della civiltà si fermano a pochi metri dallo strapiombo per lasciare posto alla meraviglia di un lavoro geologico protrattosi per milioni di anni. Le opportunità per la visita del Grand Canyon sono tante: dalla poco impegnativa (ma costosa) escursione in aereo, alla massacrante discesa a piedi fino al fiume Colorado, 1500 metri più in basso, alle distensive passeggiate lungo il rim da un punto panoramico all’altro.
Chi volesse tentare la discesa del canyon può affidarsi alle guide locali, che organizzano anche escursioni a cavallo.
Infine, gli appassionati del rafting che desiderino vivere una delle esperienze più importanti nella loro vita, potranno toccare i massimi livelli sul fiume Colorado, nelle 720 miglia a valle della diga del Glen Canyon. Gli organizzatori di queste escursioni, tutti certificati ufficialmente, sono decine e propongono discese delle rapide sui mezzi più disparati.
Sede di alcuni tra i più antichi insediamenti Anasazi, può essere visitato seguendo due strade diverse. Sul lato sud del canyon si seguirà il Fort Defiance Trail, con sensazionali vedute dall’alto su Spider Rock e sulle costruzioni sospese nella roccia della White House.
Seguendo il lato nord la vista potrà spaziare sugli scenari del Canyon del Muerto e si potranno visitare le rovine dell’insediamento rupestre di Antilope House.
Poco oltre Canyon de Chelly, al confine con il New Mexico, c'è Window Rock, sede del governo tribale navajo. Qui, e ogni anno, nella prima decade di settembre, si tiene la Navajo National Fair, un’occasione unica per immergersi in un concentrato di cultura indiana e dare fondo alle proprie risorse acquistando i loro preziosi oggetti artigianali.
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