STANS

Capoluogo del semicantone di Nidwalden fin dal 1291, quando era nominato "Unterwalden nid dem Kernwald", Stans si concentra tutta intorno alla Dorfplatz, la bella piazza del Municipio, progettata dopo l'incendio del villaggio del 1713.

Qui troviamo la seicentesca chiesa di San Pietro, uno dei primissimi esempi di barocco svizzero, caratterizzata da tre navate in cui spiccano per contrasto con i marmi neri delle colonne e dell'altare, i decori in stucco bianco, e dal possente campanile romanico, unico residuo di un precedente edificio del XII secolo.


Di fianco alla chiesa sorge l'ossario, un edificio a due piani del XVI secolo in cui si possono ammirare affreschi di pregevole fattura della stessa epoca.

Altri monumenti di rilievo sono il Monastero dei Cappuccini, fondato nel 1583 dal cavaliere Melchior Lussy e ricostruito nel 1683, e il seicentesco Monastero delle Clarisse, divenuto famoso per aver ospitato nel 1799, dopo l'invasione dei Francesi, il brefotrofio, poi divenuto famoso, del pedagogista Enrico Pestalozzi.

Nel Municipio, una costruzione della prima metà del Settecento realizzata sulle fondamenta di un edificio del 1484, è possibile visitare una collezione di ritratti dei Landamani di Nidwalden, mentre nell'antico magazzino del sale e del grano in Stansstaderstrasse sono ordinate le sale del Nidwaldner Museum, interessante raccolta di reperti storici ed etnografici del territorio, oltre ad una preziosa collezione di oggetti sacri.

SARNEN

Giungendo a Sarnen, capoluogo del semicantone di Obwalden, già da lontano si individua la sagoma della cattedrale di San Pietro che sovrasta la cittadina da un'altura.

Dell'originario edificio trecentesco non restano che pochi resti romanici, quali le fondamenta di una delle due torri campanarie.

Nell'attiguo ossario, ospitato in una costruzione del 1500, da non perdere la visione del soffitto ligneo riccamente istoriato.

Sulla Dorfplatz, epicentro della città, l'elemento di maggior pregio e attrazione è la cappella di Maria Lauretana, ricostruzione seicentesca di un precedente edificio del 1556 di cui resta il campanile. 


La facciata, aggiunta nella seconda metà dell'Ottocente è stata realizzata in stile neo-rinascimentale su disegno di una ex guardia svizzera palatina. Nell'attiguo palazzo barocco del municipio, costruito nel 1732 sulle fondamenta di un precedente edificio del 1551, si conserva oggi il "libro bianco di Sarnen" (XV secolo), la più antica fonte sulle "lotte di liberazione" del popolo elvetico, dove viene descritta, tra l'altro, anche la conquista del Castello di Landenberg che sorgeva sulla collina di fronte.

Del complesso originario della rocca medioevale è rimasto solo l'Hexentrum (la Torre della Strega), mentre le rovine della cinta muraria sono utilizzate fin dal 1646 come sede delle riunioni dell'assemblea degli elettori.

Sulla collinetta del Landenberg si trovano anche la costruzione rococò della Schützenhaus (casa degli archibugieri), l'arsenale e la Locanda Landenberg, in parte ricostruita rispettando fedelmente gli elementi originari del XVIII secolo.

Per una esauriente panoramica sulla storia del cantone di Obwalden, è consigliabile una visita al Museo di Storia Regionale, ospitato nella Casa im Grundacher, all'uscita dell'abitato.

L'aspetto attuale della costruzione risale al 1737, quando l'originaria caserma del 1599 fu ampiamente rimaneggiata, fino ad assumere l'aspetto attuale che fonde in una straordinaria unità i due corpi principali della casa d'abitazione e della foresteria.

BRIENZ

Considerata la capitale dell'artigianato del legno e della liuteria, Brienz domina il lago omonimo da un'altura e vanta un abitato con belle architetture tradizionali, ottimamente conservate e mantenute, sovente caratterizzate facciate ornate da fregi intagliati.

La chiesa evangelica si distingue esternamente per il campanile romanico datato dall'inizio del XII secolo.

All'interno, lungo le pareti della navata, si possono ammirare due affreschi tardo gotici dei quali uno rappresenta la Deposizione e l'altro San Cristoforo, patrono dei naviganti. Due le escursioni da non mancare: la prima a bordo della Rothorn Bahn, l'antica ferrovia a cremagliera che si addentra in regioni dell'Oberlan Bernese, irraggiungibili con qualunque altro mezzo; la seconda a Ballenberg, collegata a Brienz con un servizio di bus, dove ha sede lo straordinario e curioso Museo della Casa Rurale Svizzera.

Si tratta di un museo all'aperto, esteso su una superficie di circa 50 ettari, in cui sono visitabili fattorie e case tipiche di diverse regioni svizzere.

Tra le visite, da non mancare quella al caseificio dove ogni giorno vengono prodotti i tipici formaggi dell'Oberland Bernese utilizzando le antiche tecniche tradizionali.


INTERLAKEN

Epicentro dell' Oberland Bernese, Interlaken è situata in posizione unica tra due laghi e ai piedi delle maestose montagne dell'Eiger, del Münch e della Jungfrau, che la circondano da tutti i lati.

La popolarità di Interlaken come posto per vacanze indimenticabili e come luogo per congressi internazionali, non viene solo dalla natura bellissima ma anche dalla grande scelta di possibilità per attività sportive.

I numerosi alberghi costruiti nella seconda metà del secolo XIX conferiscono un aspetto architettonicamente omogeneo all'abitato che ha il suo centro vitale nell'Höeweg, il bel viale alberato dove ristoranti e raffinate boutiques si alternano ai lussuosi alberghi.

Uno dei complessi più antichi della città è l'antica Prepositura Agostiniana, menzionata per la prima volta nel 1133 e trasformata in sede del Baliaggio durante la riforma protestante.


Tra le parti più antiche del complesso, il coro proto-gotico della chiesa conventuale di S. Maria, l'ala Est del chiostro, risalente al 1445, e la sala del capitolo.

Attiguo alla Prepositura, sorge il Castello del Balivo, complesso barocco a ferro di cavallo realizzato nel 1748 su progetto di Albrecht Stürler. Attraversando l'Aare si giunge all'Unterseen, il nucleo più antico di Interlaken, caratterizzato dal fitto susseguirsi di case in legno perfettamente conservate. Qui si può visitare il Turistik-Museum der Jungfrauregion che offre una panoramica storica della regione della Jungfrau, utile strumento per una visita "intelligente" del territorio circostante.