Il primo grande alleato dell'artigianato pugliese è il turismo. Grazie al costante afflusso di visitatori appartenenti prevalentemente al ceto medio, infatti, le produzioni artigianali tipiche pugliesi, tutte di origine schiettamente popolare, hanno trovato modo di essere apprezzate con conseguenti risultati economici che ne hanno favorito la sopravvivenza e, in alcuni casi, una rigogliosa rifioritura.

       Fatta eccezione per l'arte orafa, che ha trovato a Corato, in provincia di Bari, le condizioni per svilupparsi in un distretto di grande vitalità imprenditoriale, il patrimonio storico e culturale di questa regione è riuscito a dare spessore a tutte le forme di artigianato che operano su materiali umili, quali il ferro, la creta, gli arbusti, il legno e, addirittura, la carta straccia. 

       Questo fenomeno è così generalizzato che ogni area ha potuto proseguire o riprendere le produzioni in uso da secoli, senza bisogno di rincorrere e imitare i successi degli altri ed esaltando, invece, i tratti caratterizzanti del proprio territorio. 

LA CERAMICA E LA TERRACOTTA

       Quello della ceramica e della terracotta é sicuramente il comparto artigianale più diffuso della Puglia, favorito, nei secoli, anche dalla ricchezza di cave di argilla rossa. Il centro di produzione più importante è Grottaglie, in provincia di Taranto, che ne ha fatto per secoli, la sua principale fonte di ricchezza.

       In città si è sviluppato un vero e proprio quartiere delle ceramiche, detto  "li camenn're" (da "camini"), con molte botteghe ancora oggi ubicate in grotte. In passato, qui si producevano principalmente oggetti d'uso comune (stoviglierie, contenitori per vino, acqua, componenti per l'edilizia in genere).

       Da tempo, alle produzioni tradizionali, si affiancano manufatti sempre più raffinati, frutto di una ricerca che guarda al futuro senza dimenticare il passato e che ha reso le ceramiche di Grottaglie famose nel mondo.

       Sino al secolo scorso anche a Laterza, sempre in provincia di Taranto, era fiorente una pregiatissima produzione di maioliche caratterizzate da linee classiche e colori intensi su fondo bianco che oggi si sta tentando di recuperare.

       Altri interessanti centri dediti all'arte ceramica si trovano in provincia di Foggia, (Serracapriola e a Torremaggiore), nel Barese (a Gravina in Puglia, Monopoli e Capurso, con una certa predilezione per gli oggetti in terracotta grezza), e in provincia di Lecce (a Cutrofiano, Ruffano, Trepuzzi, e San Pietro in Lama), dove si producono ancora le caratteristiche lucerne a olio dalla caratteristica smaltatura verde. 
       Oltre alle produzioni classiche, d'uso comune o decorative, tra gli oggetti caratteristici della produzione pugliese sono da ricordare gli splendidi i presepi artistici, le acquasantiere e le bambole legate alla leggenda dello ius primae noctis. 
       Tra le produzioni più curiose, infine, meritano una segnalazione i "fischietti", realizzati spesso in forma antropomorfa (il carabiniere, i prete, il guerriero, ecc.) o di animali o fiori e frutti, sempre decorati con colori molto vivaci. I centri in cui la produzione dei fischietti è diventata una vera e propria istituzione locale sono Rutigliano, in provincia di Bari, e Ostuni, in provincia di Brindisi, dove questi oggetti diventano il pretesto per divertenti manifestazioni e feste popolari.

LA CARTAPESTA

       Le realizzazioni più spettacolari della cartapesta pugliese si osservano nelle costruzioni per i carri allegorici dei carnevali di Putignano, in provincia di Bari, ma questa non è altro che una amplificazione di un'arte raffinata che si è sviluppata soprattutto nel Leccese, dove gli artigiani prediligono dedicarsi alla realizzazione di figure sacre, quali Cristi, Angeli, Santi, Madonne e presepi, che vengono spalmati di cera e di gesso e arricchiti di vivacissimi colori.

       Dalle loro mani nascono veri capolavori ottenuti trattando un materiale povero come la carta che viene dapprima inumidita, ammorbidita, disinfettata con antitarme, asciugata al sole, per poi essere cotta in acqua arricchita di cellulosa, amido, gesso e resina. Ne deriva un impasto uniforme, abbastanza consistente per poter essere modellato a mano o in appositi stampi di terracotta.

       Quando l'oggetto ha ottenuto la forma voluta, viene sottoposto alla " fuocheggiatura" e all'"ingessatura", che ne fissano definitivamente la forma. A questo punto la superficie viene trattata con gommalacca per renderla impermeabile e decorata a mano, impiegando tecniche miste in cui, spesso, alla pittura si affianca l'applicazione di decalcomanie e l'intarsio di metalli preziosi.

IL FERRO BATTUTO

       Come in tutte le aree a forte vocazione agricola, anche in Puglia il fabbro è sempre stato un artigiano "funzionale", cui si chiedeva soprattutto di fabbricare attrezzi agricoli. Il suo contributo per irrobustire e abbellire i palazzi e le chiese è stato sollecitato solo in un secondo tempo ed è di qui che trae origine l'attuale e diffusa tradizione del ferro battuto pugliese.

       Nel panorama regionale, comunque, alcune zone si impongono per la qualità dei loro manufatti.

       È il caso di Mattinata e Cerignola, nel Foggiano, dove si producono numerosi oggetti di uso domestico e soprammobili; oppure di Gravina in Puglia, in provincia di Bari, dove i fabbri si sono specializzati nella realizzazione di oggetti artistici e piccole statue. Scendendo più a Sud, il territorio in cui si concentra la produzione più significativa è la provincia di Lecce, dove la grande tradizione del Barocco influenza l'attività degli artigiani, dediti soprattutto alla realizzazione di candelieri, lampioni e grate dalla lavorazione raffinata..

LA TESSITURA E IL RICAMO

       Tra le forme di artigianato espresse dalla vita di "masseria", quella sorta di cittadella autosufficiente che costituisce il classico nucleo abitativo della campagna pugliese, quelle della tessitura e del ricamo mostrano ancora una generalizzata vitalità, anche se non sempre finalizzate in via primaria alla commercializzazione.

       Si tratta di attività diffuse in tutto il territorio regionale con specializzazioni che variano da zona a zona. Una delle aree più attive è il Leccese. A Maglie e Surano si intessono tappeti in lana e cotone grezzo in cui viene applicata la tecnica, forse di origine saracena, del cosiddetto "fiocco leccese", che conferisce alla superficie un aspetto arricciato.

       Maglie è nota anche per i suoi merletti ad ago, mentre a Lecce, Galatina e Ruffano si possono ammirare splendidi esemplari di “chiacchierino”, un ricamo di cotone molto sottile, lavorato con una piccola spola, che forma una sorta di tela di ragno a disegni concentrici.
       Nel resto della regione la produzione è molto varia e si spazia dai tessuti a mano decorati con motivi grafici ripresi dalla tradizione balcanica del Gargano e del Barese, alle bisacce di Alberobello, ai tessuti per arredamento di Carpino, in provincia di Foggia, ai preziosi ricami e merletti realizzati un po' ovunque, da Troia, nel Foggiano, a Francavilla Fontana e Fasano, nel Brindisino, a Capurso, in provincia di Bari, dove nei ricami impera il motivo del grappolo d’uva.

GLI INTRECCIATI

       Quella degli intrecciati è una delle poche forme di artigianato che debbono la loro sopravvivenza ad un mutamento di destinazione piuttosto che ad un adeguamento tecnico o funzionale alle richieste del mercato.

       Ne abbiamo una prova lampante proprio in Puglia, dove numerosi oggetti della tradizione continuano ad essere prodotti rigorosamente come una volta, ma vengono utilizzati in maniera del tutto diversa.

       È il caso dei "fiscoli", i filtri in giunco di forma circolare in cui, nel frantoio, si pone la pasta di oliva da sottoporre a pressatura, e dei "crivelli", setacci a rete larga impiegati per far asciugare le orecchiette e la pasta fresca, oggi utilizzati prevalentemente come stuoie o tappeti.

       Oppure le tipiche nasse realizzate dai pescatori di Vieste, nel Gargano, immutate nei secoli ma impiegate sempre più spesso come complementi d'arredo. 
       Costante, invece, rimane la funzione decorativa degli oggetti intrecciati in occasione delle festività pasquali, come le corolle di stoppia e paglia tipiche di Gravina in Puglia, in provincia di Bari, e le palme di Veglie, nel Leccese.

IL PANE DI LATERZA    

       La città di Altamura ha fatto scoprire a molti italiani che anche il pane può essere un prodotto di alto artigianato. In Puglia, pani dalla qualità speciale vengono prodotti un po' dappertutto, da Ischitella, nel Gargano, a S. Eramo, in provincia di Bari, a S. Giovanni Rotondo, nel Foggiano.

       Il centro di produzione che più di tutti si sta imponendo, però, è Laterza, in provincia di Taranto, dove l'antica tradizione è stata ripresa dai panificatori locali con tale rigore da essere garantita attraverso l'applicazione di un ferreo disciplinare di produzione.

       Il pane contraddistinto dalla denominazione "Laterza" può essere prodotto unicamente pezzature di uno, due e quattro chilogrammi del diametro rispettivamente di 25, 35 e 45 centimetri circa, realizzati con un impasto di farina di semola di grano duro rimacinata, acqua, sale e lievito madre.

       La lievitazione deve essere protratta per almeno 6 ore, dopodiché si passa alla cottura lenta in forno preriscaldato con fascine di legna di bosco e di ulivo, oppure, a seconda della disponibilità stagionale, con nocciolino di albicocca o buccia di mandorle.

       La cottura dei pani, disposti direttamente sulla base in pietra del forno, si deve protrarre per almeno due ore a 400ºC.

APPUNTAMENTI DA NON PERDERE

       Facile da trovare, soprattutto nella stagione estiva, in tutti i centri turistici, l'artigianato pugliese, è uno degli ingredienti irrinunciabili delle manifestazioni popolari e religiose che animano in nel corso dell'anno ogni angolo del territorio regionale.

       Che si tratti di feste patronali, sagre, fiere o celebrazioni di Santi, insieme a giochi, spettacoli ed eventi gastronomici non manca mai un'ampia sezione dedicata all'artigianato dove spesso è possibile imbattersi in manufatti introvabili altrove.

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